Il Consorzio degli interinali altro che bonifica: un fiume di denaro verso le agenzie interinali ed il gioco delle stabilizzazioni senza bando
Hanno trovato un modo astuto per aggirare l'ignobile piaga del concorso pubblico? Al Consorzio di Bonifica della Basilicata da tempo fiumi di denaro vanno verso le assunzioni, guarda caso, di gente speciale: uomini di partito come il presidente del consiglio comunale di Montescaglioso, due uomini di Cicala Carmine assessore regionale, anni fa la figlia di un ex sindaco del metapontino dopo dimissionaria, e molto altro. I giovani laureati vanno via per far spazio alle terze file della moderna politica. I costi delle assunzioni sono spaventosi: migliaia di euro incamerati dalle solite agenzie interinali per manipoli di “raccomandati” e così il consorzio affossa perchè ad essere raccomandati non sono ricercatori o valenti liberi professionisti plurispecializzati ma autisti e lacchè del politico di turno, l'importante è essere amici di Musacchio, come dice qualcuno il consorzio di Musacchio.
Un degrado da bonificare, che potete leggere nelle delibere consortili numero: 1082 e 1084,
fate leggere ai giovani laureati emigrati ed ai rispettivi genitori autori di grandi sacrifici questi atti e su come il clientelismo blocchi anche un sano ricongiungimento familiare, invece no lasciamo fuori le forze migliori che potrebbero migliorare anche la politica, per tenerci utili idioti: tra i nuovi selezionati ci sarebbe la figlia di un importante funzionario della Regione, addetto alla forestazione, tale Veneziano, guarda caso ex oppositore di Musacchio. Hanno creato con la giustificazione dell'urgenza un bypass per la legalità e la meritocrazia?
Prese anche due persone vicine a Cicala, in passato gente vicina a Cariello sindaco di Scanzano ed invece mandata via gente invisa al sindaco di Scanzano o a Musacchio stesso, trasferimenti lampo contro amici ed affini di politici non graditi a Musacchio.
Di proroga in proroga questa gente viene poi stabilizzata coi soldi nostri, e sempre con soldi pubblici, quelli che la Regione dà per colmare le incapacità gestionali ed i costi del clientelismo, danno anche i premi di produttività ai responsabili del servizio irriguo, oltre al danno la beffa. Da bonificare c'è prima il consorzio.
La ex Mythen di Ferrandina ha preso anni fa diversi milioni di euro pubblici dalla Regione Basilicata, fondo chiamato PIA. Di questo PIA non è pubblicato il rendiconto quindi non si sa come e quando sono stati spesi tutti questi soldi, non sappiamo se l'azienda abbia rispettato tutti i criteri, oggi vediamo operai impiegati ad horas e non sappiamo a fare cosa, sicuramente assunti per non dover restituire i soldi regionali, assunti con anni di ritardo? Manca quindi il rendiconto dei soldi pubblici ma non è visionabile neanche quello privato: l'ex proprietario canadese quanti soldi ha realmente investito e come? Sarebbe utile sapere anche questo, e se i patti sono stati rispettati.
Cosa ancora più simpatica è aver letto ai link precedenti, che questa azienda lucana, poi canadese con soldi anche lucani, è stata venduta all'estero ad un valore forse anche discutibile rispetto ai soldi pubblici e privati investiti, ed oltre ciò sul sito web inglese si legge anche un accordo con altre aziende locali come Tecnoparco per la fornitura di materie prime energetiche. Mesi fa durante incontri pubblici raffazzonati: pubblici ma senza la possibilità di fare domande, ed un altro privato ed aperto solo a pochi invitati, si è parlato di produzione di carburante per aerei nell'impianto di Ferrandina ma su questa favole come sulle altre non c'è traccia sugli albi regionali, nessuna traccia pubblica di richiesta per realizzare concretamente questi progetti. Biocarburanti, idrogeno, operai che non si sa come passino le loro giornate, prescrizione DPI per gli operai che stanno lì esposti al cloruro di vinile proveniente dalla falda secondo atti INAIL, e poi il miraggio che Eni smantellasse la discarica attigua all'impianto, sogno già infranto dalla costruzione del parco fotovoltaico quasi ultimato.
Le domande senza risposta:
il PIA è stato rispettato? Il privato ha investito davvero?
è possibile vendere estero su estero un impianto sostenuto da fondi pubblici?
gli investitori stranieri attuali sono reali o fittizi? Frascogna è stato protagonista già di progetti fallimentari in altre zone d'Italia? Pare di sì. Robert Price altro investitore, invece risulta irraggiungibile a tutte le mail reperibili online. I soldi esteri ci sono o no?
Possibile che la Hydrogen Valley LTD/80 MILE plc con sede all'estero gestisca poi fondi PNRR ed impianto in Italia? E poi quale è il ruolo della 80mile plc? Sono società vere o scatole cinesi? E' speculazione o impresa per il territorio? Quali sono i loro progetti vincenti fino ad oggi? Sono qui per prendersi i soldi del PNRR per l'idrogeno e poi andare via?
L'impianto realmente in che condizioni versa? Gli operai cosa fanno? Quali progetti promessi sono state depositati in regione? Perchè il Comune di Ferrandina non organizza come legge prescrive, una sezione di informazioni ambientali sul sito web ove pubblicare tutti i verbali delle conferenze di servizi e gli allegati tecnici? La gente del posto viene tenuta all'oscuro di tutto.
Gli operai come sono stati assunti ed individuati?
Queste sono le semplici domande di cui chiediamo risposte.
W la libertà di stampa in un territorio dove non c'è neanche la libertà di fare domande e tutti sono schiavi di qualcuno o qualcosa... anche i più ricchi